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Introduzione al conflitto di Seattle
Con la morte dei Fireflies e senza un posto dove andare, Abby e i suoi amici si dirigono verso Washington. Nella prima scena della seconda stagione di The Last of Us, Owen menziona un personaggio chiave: “Ed ha un fratello che gestisce un’organizzazione a Seattle. Si chiama Isaac.” Ben presto, scopriamo che Isaac non è il capo di un piccolo gruppo locale, ma il leader di una potente operazione militare: il Washington Liberation Front (W.L.F.).
La figura di Isaac Dixon
Nel quarto episodio, incontriamo Isaac Dixon, interpretato da Jeffrey Wright. Questo personaggio, già noto nel videogioco, si presenta come un leader spietato, che non ha esitato a tradire il proprio passato in FEDRA, un’organizzazione oppressiva. Prima di unirsi al W.L.F., Isaac era un sergente di FEDRA nel Quarantine Zone di Seattle. La sua defezione è stata drammatica: ha fatto esplodere i suoi stessi uomini, tranne un nuovo recluta che ha portato con sé.
Isaac ha scelto di unirsi al W.L.F. per combattere contro un regime che derideva i cittadini di Seattle, privandoli dei loro diritti. La sua scelta è stata motivata dalla volontà di opporsi a una tirannia che aveva già messo in atto violenze contro la resistenza.
La guerra tra W.L.F. e Seraphites
Nel terzo episodio, apprendiamo che il W.L.F. ha consolidato il suo potere a Seattle. Le pattuglie armate di W.L.F. sono presenti nelle strade, e controllano anche gli ospedali e avamposti strategici. Tuttavia, non sono soli: affrontano un nemico giurato, i Seraphites, noti come “Scars.” Questi ultimi seguono un culto primitivo che venera un profeta, visto da alcuni come una divinità.
Nonostante le differenze, i W.L.F. e i Seraphites hanno avuto un periodo di tregua, ma il motivo della rottura rimane un mistero. Ciò che è chiaro è che le due fazioni si odiano profondamente. I W.L.F. torturano i prigionieri Seraphites, mentre i Seraphites rispondono con brutalità simile.
I metodi spietati di Isaac
Isaac utilizza metodi violenti per ottenere informazioni dai nemici. In un episodio, tortura un prigioniero Scar per scoprire i piani d’attacco dei Seraphites. Quando capisce di non riuscire a ottenere alcuna informazione, decide di uccidere il prigioniero. Questo atto di violenza mette in discussione la lealtà di alcuni soldati W.L.F., che non approvano le sue tattiche.
Nonostante ciò, gli alleati di Isaac, tra cui un soldato di FEDRA che lui ha risparmiato nel 2018, lo sostengono completamente. Questo mostra come il conflitto non riguardi solo il dominio territoriale, ma anche i valori e le scelte morali dei suoi leader.
Conclusioni sul futuro del conflitto
La continua violenza tra W.L.F. e Seraphites è segnata da una spirale di odio, con entrambe le fazioni pronte a uccidere, anche i bambini, per mantenere il loro dominio. Isaac è consapevole della possibilità che la sua fazione stia perdendo la battaglia, non solo in termini di forza militare, ma anche di reclutamento. Ogni giorno, un nuovo lupo si unisce ai Seraphites, mentre i Seraphites non sembrano mai unirsi al W.L.F.
Questa dinamica complessa rende il conflitto in The Last of Us una narrazione profonda e inquietante, con personaggi che si trovano a dover prendere decisioni difficili in un mondo già di per sé brutale. L’analisi di Isaac e delle sue azioni rivela che, nonostante la sua defezione da FEDRA, la guerra tra W.L.F. e Seraphites non mostra segni di cessazione.