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Immagina di osservare delle foche mentre si godono il sole su una roccia, senza disturbarle. Questo è esattamente ciò che stanno facendo i ricercatori dell’Università di Goteborg, che hanno deciso di utilizzare droni e intelligenza artificiale per monitorare le foche comuni, il cui numero è purtroppo sceso drasticamente negli ultimi anni. È una storia che unisce la tecnologia al rispetto per la natura, che merita di essere raccontata con un pizzico di entusiasmo!
Un declino preoccupante
Dal 2012, il numero delle foche comuni è diminuito di circa il 50%, un dato che fa riflettere. I ricercatori hanno concentrato i loro sforzi nel Mare di Koster, dove hanno notato un calo preoccupante nel numero di nascite. Daire Carroll, biologo e ricercatore, ha dichiarato: “C’è una tendenza al declino di anno in anno. Nel 2012, circa 400 cuccioli di foca sono nati, mentre l’anno scorso il numero è sceso a 170”. È come se le foche avessero deciso di fare un gioco di nascondino, ma stavolta non si tratta di un gioco divertente.
La tecnologia al servizio della natura
In passato, i ricercatori si limitavano ad osservare le foche da lontano, ma ora, grazie all’uso dei droni, possono studiare queste creature affascinanti senza disturbarle. Le immagini aeree consentono di fotografare le colonie di foche durante il periodo di parto, permettendo di monitorare la crescita dei cuccioli. È un po’ come avere un occhio invisibile che osserva la vita selvaggia, e questo è davvero incredibile!
Il ruolo dell’intelligenza artificiale
Non è solo una questione di fotografie: l’intelligenza artificiale gioca un ruolo fondamentale nell’analisi dei dati. I ricercatori utilizzano un modello di IA sviluppato in collaborazione con lo zoo di Slottsskogen per stimare le dimensioni e il peso dei cuccioli. “Scattiamo foto da alta quota per non disturbare le foche – spiega Carroll – e con l’aiuto dell’IA possiamo stimare il peso dei cuccioli con un margine di errore di soli 3 chili.” Immagina di poter prevedere le probabilità di sopravvivenza di un cucciolo basandoti su qualche chilo in più o in meno. È un po’ come essere un genitore ansioso che controlla il peso dei propri figli!
Una questione di vita o di morte
Il peso è cruciale nei primi mesi di vita dei cuccioli. Un cucciolo che pesa 24 kg a fine agosto ha molte più probabilità di sopravvivere all’inverno rispetto a quelli che pesano solo 15-18 kg. Questo significa che la salute delle madri e la disponibilità di pesce nelle vicinanze sono fattori determinanti. Insomma, la vita delle foche è legata a un delicato equilibrio ecologico, e ogni piccolo cambiamento può avere un grande impatto.
Il futuro della ricerca sulle foche
Con l’ausilio di tecnologie moderne, i ricercatori possono condurre studi più dettagliati e accurati. E mentre le foche continuano a navigare le acque del Mare di Koster, il loro destino è ora, in parte, nelle mani degli scienziati e della tecnologia. Chissà, forse un giorno potremo assistere a un vero e proprio “rinascimento” delle foche comuni, tutto grazie a droni e intelligenza artificiale. E chi lo sa? Magari i nostri amici pinnati ci sorprenderanno ancora con delle evoluzioni affascinanti!