Amazon pianifica il taglio di 30.000 posti di lavoro nella divisione aziendale: ecco perché

Amazon avvia un processo di ridimensionamento che interesserà migliaia di dipendenti nel settore corporate.

Amazon ha reso noto di preparare una serie di licenziamenti che colpiranno un numero significativo di dipendenti. Si stima che circa 30.000 lavoratori saranno interessati da questo piano di riduzione del personale, una mossa importante per l’azienda, che cerca di adattarsi a un contesto economico in evoluzione.

Questa nuova ondata di esuberi riguarderà principalmente il settore corporate e segna il piano di licenziamenti più consistente da quando, l’azienda ha avviato un processo di ristrutturazione organizzativa. A partire da martedì, i dipendenti delle divisioni coinvolte saranno informati delle loro sorti attraverso comunicazioni dirette.

Il contesto dei licenziamenti

Il piano di licenziamenti avviene in un periodo in cui Amazon ha affrontato una crescita esponenziale durante la pandemia, con assunzioni massicce per far fronte alla domanda senza precedenti nel settore dell’e-commerce. Tuttavia, secondo fonti vicine all’azienda, è necessario apportare modifiche per ottimizzare i costi e migliorare l’efficienza operativa.

Le divisioni interessate

Le aree più colpite da questo piano di ristrutturazione includono People Experience and Technology (PXT), Operations, Devices & Services e Amazon Web Services (AWS). Questo approccio riflette l’intenzione del CEO Andy Jassy di snellire la burocrazia e ridurre il numero di manager intermedi, il che potrebbe portare a una maggiore agilità nell’organizzazione. I dirigenti delle aree interessate stanno ricevendo istruzioni su come gestire le comunicazioni riguardo ai licenziamenti, cercando di garantire trasparenza e chiarezza.

Fattori che influenzano i tagli

La decisione di procedere con questi licenziamenti non è solo una risposta alle sfide economiche, ma è anche legata ai progressi nell’ambito dell’automazione e dell’intelligenza artificiale. Jassy ha già accennato a come l’introduzione di nuovi strumenti basati su AI potrebbe ridurre la necessità di compiti ripetitivi, suggerendo che i cambiamenti tecnologici stiano ristrutturando il lavoro all’interno dell’azienda.

Politica del ritorno in ufficio

Un altro elemento che ha influenzato questa scelta è la rigorosa politica di ritorno in ufficio, implementata a inizio anno. Questa strategia, tra le più severe nel settore tecnologico, ha portato a una scarsa adesione da parte di alcuni dipendenti, che non si sono presentati regolarmente in sede. Alcuni di questi lavoratori sono stati considerati dimessi volontariamente, senza diritto a indennità, il che ha contribuito a un ridimensionamento naturale della forza lavoro. Nonostante le aspettative, questa politica ha prodotto risultati limitati.

Implicazioni economiche e assunzioni future

Dal punto di vista economico, la divisione Amazon Web Services, che costituisce uno dei principali motori di profitto per l’azienda, ha registrato una crescita del 17,5% nel secondo trimestre, un risultato che, sebbene positivo, si colloca al di sotto della concorrenza, come Microsoft Azure e Google Cloud, che hanno visto crescite rispettivamente del 39% e 32%.

Per il terzo trimestre, le previsioni indicano una crescita contenuta, pari al 18%, mostrando che la competizione nel settore cloud è in aumento. Nonostante le difficoltà interne, Amazon non si ferma e si prepara ad affrontare la stagione natalizia con l’assunzione di 250.000 lavoratori stagionali. Questo numero è in linea con le assunzioni degli ultimi due anni, concentrandosi principalmente nei centri logistici.

Scritto da Staff

Amazon annuncia il licenziamento di 30.000 dipendenti: l’onda dei tagli che colpisce il gigante dell’e-commerce

Amazon annuncia il licenziamento di 30.000 dipendenti a causa dell’aumento dei costi