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Il gigante dell’e-commerce, Amazon, ha annunciato l’intenzione di avviare una significativa tornata di licenziamenti, coinvolgendo circa 30.000 dipendenti. Questa decisione rappresenta il più grande taglio occupazionale nella storia dell’azienda e segna un cambiamento radicale nelle politiche aziendali dopo anni di assunzioni durante la pandemia.
Dettagli sui licenziamenti
Il piano di riduzione del personale, che inizierà ufficialmente martedì, colpirà principalmente il settore corporate di Amazon, rappresentando circa il 10% dei 350.000 dipendenti impiegati in questa area. Sebbene questo numero possa sembrare contenuto in termini percentuali, i licenziamenti vengono implementati dopo un periodo in cui la forza lavoro globale di Amazon ha superato 1,5 milioni di persone.
Settori interessati
I reparti più colpiti includeranno People Experience and Technology (PXT), Operations, Devices & Services e Amazon Web Services (AWS). I dipendenti interessati saranno avvisati tramite email, metodo che ha suscitato preoccupazioni tra i lavoratori riguardo alla trasparenza del processo.
Fattori alla base della decisione
La strategia di riduzione del personale sembra essere influenzata da diversi fattori. Innanzitutto, il CEO Andy Jassy ha sottolineato in passato l’importanza dell’automazione e dell’intelligenza artificiale nel miglioramento dell’efficienza aziendale. Jassy aveva già avvertito che l’adozione di questi strumenti avrebbe potuto portare a una diminuzione della necessità di personale per compiti ripetitivi.
Impatto dell’automazione
Secondo esperti del settore, questa ondata di licenziamenti è una diretta conseguenza dell’aumento della produttività derivante dall’uso di nuove tecnologie. L’analista di eMarketer, Sky Canaves, ha affermato che Amazon potrebbe beneficiare di un tale incremento dell’efficienza da giustificare un ridimensionamento della forza lavoro.
Il contesto economico attuale
In aggiunta, la politica di ritorno in ufficio introdotta all’inizio dell’anno ha avuto effetti limitati. Nonostante le aspettative, molti dipendenti non hanno risposto come previsto, portando alcuni a essere considerati dimissionari volontari senza diritto a indennità. Ciò ha contribuito a una situazione di incertezza tra i lavoratori e ha complicato ulteriormente le dinamiche interne dell’azienda.
Dal punto di vista finanziario, la divisione AWS ha mostrato una crescita del 17,5% nel secondo trimestre, ma questo è stato inferiore ai tassi di crescita di concorrenti come Microsoft Azure e Google Cloud. Le prospettive per il terzo trimestre non promettono un miglioramento significativo, con previsioni di crescita più modeste.
Assunzioni stagionali e futuro di Amazon
Nonostante i recenti tagli, Amazon continua a pianificare l’assunzione di 250.000 lavoratori stagionali per affrontare la stagione natalizia, mantenendo il numero costante rispetto agli anni precedenti. Tuttavia, la maggior parte di queste assunzioni sarà concentrata nei centri di distribuzione e logistica, evidenziando un contrasto con i licenziamenti nel settore corporate.
Inoltre, documenti interni rivelano che l’azienda prevede di sostituire gradualmente i lavoratori dei magazzini con sistemi automatizzati e robotici, con una riduzione di oltre 600.000 posti di lavoro prevista entro il 2033. Questo approccio indica una chiara direzione verso l’automazione, che potrebbe rivoluzionare il modo in cui Amazon gestisce le sue operazioni.
L’ondata di licenziamenti di Amazon rappresenta un cambiamento significativo per l’azienda e riflette tendenze più ampie nel settore tecnologico, dove diverse aziende stanno affrontando sfide simili. Con oltre 200 aziende tech che hanno già licenziato circa 98.000 lavoratori, la situazione nel mercato del lavoro sta cambiando radicalmente e le prospettive per il futuro rimangono incerte.